Storia della Tabacchiera

Per ricercare le origini della tabacchiera, si potrebbe pensare al momento in cui il tabacco entrò a fare parte del mondo occidentale, ossia alla scoperta dell'America; i veri amanti e gli antiquari, preferiscono tuttavia fissare l'origine delle prime tabacchiere, in quanto tali, attorno al ?600, ossia quando il grande utilizzo del tabacco, ormai ampiamente diffusosi in tutta Europa, rese necessario l'impiego di un oggetto che permettesse di trasportarlo comodamente nella vita di tutti i giorni.
Inizialmente, infatti, il tabacco conobbe una diffusione incredibile poiché veniva utilizzato non per vezzo, bensì a scopo terapeutico: si pensava che fiutare o fumare tabacco potesse guarire, o perlomeno alleviare, diverse malattie e disturbi come la gastrite, l'emicrania, l'epilessia, la polmonite e, persino, la peste.

Ecco dunque comparire le prime tabacchiere: comode scatoline tascabili che permettevano di portare sempre con sé piccole quantità delle 'magiche' foglie di tabacco. Come si può intuire, queste prime scatole per il tabacco erano piuttosto essenziali, sia nella forma che nei materiali, e tali rimasero fino a che l'impiego del tabacco non assunse, pian piano, un carattere più voluttuario, fino a divenire quasi un fatto di moda.
Ci troviamo nella Francia del XVIII secolo; qui, fiutare il tabacco veniva considerato un elegante svago, un vezzo da gentiluomini. Lentamente però, sotto il regno del re Luigi XV, il tabacco si diffuse presso le più disparate classi sociali e, assieme ad esso, anche la tabacchiera, la quale conobbe così il proprio momento d'oro.
Proprio in questo periodo, le sapienti mani degli artigiani diedero vita a vere e proprie opere d'arte in miniatura, le quali finivano per ornare le ricche tasche dei nobiluomini: comparvero tabacchiere in oro, argento, avorio riccamente decorate o, al contrario, caratterizzate da linee essenziali a seconda della moda del tempo.

Lo stesso re LuigiXV, attratto dall'utilità della tabacchiera e delle sue caratteristiche così versatili, la scelse quale oggetto da regalare nelle occasioni più disparate, lanciando una moda trasversale: nel corso del diciottesimo secolo, divenne, infatti, di gran moda regalare una tabacchiera in quanto oggetto elegante ed utile allo stesso tempo.
Tale fu la diffusione della tabacchiera che questo oggetto, prevalentemente di uso maschile, attrasse su di sé anche l'attenzione delle nobildonne le quali diedero il via ad una nuova moda: quella della collezione. Si pensa che la marchesa di Pompadour possedesse un'intera collezione di tabacchiere che, ormai prive della loro funzione pratica, esercitavano comunque il loro fascino esibendo la propria bellezza all'interno di salotti e vetrine.

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